Centro Zo & Darshan presentano:
RAIZES – World Music Fest
Catania, 25 febbraio/5 maggio 2016
Inizio ore 21
Ticket 8 euro / 5 euro (ridotto universitari)
Giovedì 25 febbraio
Thea Crudi (Finlandia/Italia)
Thea Crudi: voce, campane tibetane, harmonium, suoni dall’India
Nino Errera: percussioni
Cantante italo-finlandese di formazione jazzistica, Thea Crudi è una ricercatrice sonora, performer e compositrice che dedica la sua ricerca spirituale al suono come meditazione, approfondendo gli insegnamenti dello Yoga del Suono tratti dai Veda. La voce di Thea trascina in un viaggio spirituale, attraverso il potere terapeutico dei Mantra dell’Himalaya, dei suoni sacri delle campane tibetane e strumenti dall’India, accompagnata dai suoni armonici e percussivi del percussionista Nino Errera.
Giovedì 10 marzo
Davide Campisi (Italia)
Il percussionista Davide Campisi presenta il suo ultimo progetto artistico “Badr”. Fin dai suoi esordi Campisi studia stili e tecniche degli strumenti ritmici della tradizione musicale popolare del Sud Italia: i tamburi a cornice. Oggi prosegue la ricerca sui ritmi ancestrali sperimentando sui suoi tamburi forme sonore e tecniche espressive nuove. “Badr” è ritorno alle origini in un percorso a ritroso nel suono profondo della terra e del battito del cuore, attraverso l’espressività della voce; un viaggio che si concilia con la ricerca dei ritmi moderni del vivere odierno. Sperimentazione di suoni, lingua e tradizione; racconto musicale basato su ritmo e voce.
Giovedì 31 marzo
Sutari (Polonia)
Basia Songin, Kasia Kapela, Zosia Baranska: voci, violino, tamburo, percussioni e oggetti quotidiani
Il trio Sutari si fonda sul temperamento e sul talento delle tre voci femminili polacche, performer attive sulla scena polacca in numerosi campi, dalla musica al teatro, dalla danza al cinema. Le Sutari trasformano canzoni tradizionali polacche in swing e mescolano folk, sussurri e urla con i suoni di oggetti ordinari. Un trio originale che sta ottenendo popolarità nella scena folk internazionale grazie alla loro attuale e innovativa interpretazione della tradizione.
Giovedì 7 aprile
Jalì Diabate (Senegal)
Presentazione del nuovo album “Kumakan”, progetto di musica elettro-acustica che il Griot senegalese Jalì Diabate propone con la fedele Afro Bougna Band. Dietro ogni parola c’è la cultura secolare dei Griot che l’artista rivisita in una chiave moderna, carpendo da ogni nota e ogni sillaba la tradizione mandinga, figlia della madre Africa. L’arte del parlare è esprimere la potenza delle parole e del loro significato, con la voce e con le 21 corde della kora. Kumacan (“la voce della parola”) è la tradizione dei Griot mandinkalu, è la musica che racconta l’Africa e le sue vicende.
Giovedì 21 aprile
Luftig (Italia)
Simona Di Gregorio: voce, organetto, kalimba, marranzano, tamburi a cornice
Giovanni Arena: contrabbasso
Riccardo Gerbino: tablā
“Arie terrestri” è il titolo della proposta musicale di Luftig che include brani di propria composizione e una scelta di musichè varie per appartenenza a generi, aree e culture musicali. E’̀ un programma articolato che il nuovo progetto vuole consolidare con un approccio che prova a far coesistere adattamenti e gesti musicali della voce e degli strumenti, talvolta del tutto distanti tra loro, già sperimentati nei singoli percorsi.
Giovedì 5 maggio
Zoord (Ungheria)
Krisztián Almási: percussioni
Béla Drabant: voce e violino
Áron Szilágyi: marranzano
Musica potente in controtempo con radici nell’Europa dell’est e un virtuoso e ostinato marranzano, pesante sezione ritmica e violino e voci passionali. Trio fondato dal marranzanista ungherese Aron Szilagyi e ispirato alla tradizione della Transilvania con un tocco di moderna istintualità. Il progetto ha debuttato nel 2015 con una lunga tournèe europea che ha fatto tappa pure ai confini della civiltà nelle incedibili steppe ghiacciate della Yakuzia. Musica per anime insaziabili, piedi che danzano e cuori che battono.
Patrocinio e contributo:
Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
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